A quest’ora sono pigra.
La notte è nel pieno e la milonga è quasi vuota, un via vai silenzioso a bordo sala, di gente che cambia le scarpe e che va via.
Voglio solo accoccolarmi nel tuo abbraccio e non fare niente di speciale.
Ascoltare questa musica struggente e lasciarmi andare al tuo braccio che mi tiene.
È bello qui, posso restare?
Non chiedermi nulla questa notte, non ho voglia di impegnarmi o di parlare. Voglio scivolare via piano, senza concentrazione, niente boleos e giri e sincopi veloci, stanotte si rischia di inciampare, in troppe cose.
Rimaniamo così, ultima coccola della sera.
Un abbraccio nostro un po’ impacciato, qualcosa che ci unisce e non combacia e a tratti corrisponde troppo bene, ci cerchiamo. Le mani si respingono e ritrovano, sento i tuoi polpastrelli, oltre la maglia, sulla curva tra la scapola e la schiena.
È bella questa penombra, possiamo continuare? Abbracciarci ancora un poco alla fine della notte?
Poi sarà pioggia e luci e strada verso casa.
Di tango
No Comment